Ai principi etico-morali dettati dalla nuova dottrina proclamata da Gesù nei Vangeli, attinsero successivamente, facendoli propri, i grandi movimenti laici di emancipazione sociale post-cristiani, quali la rivoluzione francese, simboleggiata dai motti “libertà, eguaglianza, fraternità”; perfino il socialismo e il marxismo, che però interpretavano e trasformavano i valori cristiani di giustizia sociale in una lotta di classe popolare. Da un’analisi storica oggettiva appare evidente che questi movimenti di emancipazione socioculturali post-cristiani abbiano fatto riferimento ai valori universali proposti originariamente dal cristianesimo; valori, che nel corso della storia sono stati rielaborati e trasformati, con l’effetto di “laicizzare” il messaggio religioso che affondava le sue origini nell’ebraismo e nella predicazione apostolica degli evangelisti, cioè nelle radici religiose giudaico-cristiane. Questo, in ogni caso, avvalora ed esalta il senso di universalità della “Parola di Dio” attestata nei Vangeli dallo stesso evangelista Matteo che mette in bocca a Gesù le seguenti parole: 
‘Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno’ (Mt 24,35)