![]() LA BIBBIA TENDE A CRISTO
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Dio stesso, in prima persona, che con l’atto della creazione si era reso
presente nel cosmo e in modo eminente nell’uomo creato a sua immagine e
somiglianza, entra nella storia incarnandosi nel Figlio Gesù. Dio, il
Creatore, che per mezzo della sua “Parola” aveva prima guidato con
amorevole onnipotenza la storia antica, ora entra nel mondo rivestendosi
della natura umana per portare “personalmente” all’umanità il suo
messaggio e il suo insegnamento, avvalendosi concretamente della sua
esperienza di vita terrena.
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Dio si assoggetta alle forze della natura e alle vicende del creato,
subisce perfino l’aggressione e la violenza delle forze del male, ed alla
fine offre all’umanità il suo ‘corpo mortale’ ad espiazione dei peccati
commessi dagli uomini. Prima di lasciare il mondo, però, farà dono del suo
‘Spirito’ per rendere l’uomo partecipe della sua natura divina e vivere
l’eterna comunione d’amore con lui. Sono più di trecento i passi delle
Sacre Scritture nei quali si annuncia la venuta di un misterioso
personaggio che uscirà da Israele, e che estenderà il suo domino a tutti i
popoli. Nel libro del profeta Daniele, fra i più tardi della Bibbia
(intorno al 160 a.C.), con precisione sorprendente si conferma l’imminente
realizzazione dell’attesa messianica dei Giudei, con la venuta di un
personaggio definito “il Figlio di uomo”, espressione emblematica che sarà
poi ripresa nei Vangeli. La dottrina cristiana afferma che Gesù Cristo è
il compimento della divina Rivelazione e, per questo motivo rappresenta la
conclusione di un “Piano Divino” iniziato con una lunga preparazione che
ha coinvolto il popolo d’Israele durante il periodo dell’Antico
Testamento. |
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