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SCOPRIRE LA CONOSCENZA DI DIO CON UN LINGUAGGIO SEMPLICE
 





LA CHIAVE DI  LETTURA DELLA BIBBIA

 

Il termine ‘Bibbia’ deriva dal greco. Originariamente significa ‘libri’. Nel Medio Evo fu dato l’appellativo di “biblia-bibliorum”, cioè il libro dei libri, il libro per eccellenza. La Bibbia è costituita da una raccolta di libri antichi risalenti a
circa 2000-3000 anni fa, opera di vari autori vissuti in epoche diverse e luoghi diversi, scritti in lingue differenti (ebraico, aramaico e greco).
La Bibbia è considerata uno dei più grandi capolavori di saggezza religiosa dell’umanità che custodisce inesplorabili profondità di disegno e architettura di valori spirituali. E’ il libro più tradotto e più diffuso nel mondo che ha segnato la storia dell’umanità, la cultura universale, l’arte e la legislazione di molti popoli.
La Bibbia poggia la sua essenza su un’idea che non ha riscontri al di fuori delle culture e delle tradizioni del tempo antico, che generalmente basavano il rapporto fra uomo e divinità su base naturalistica, fatalisticamente condizionato dal volere degli dèi. Era una cultura
gravata di negatività, che di fronte al male si poneva in atteggiamento di profondo pessimismo. La Bibbia invece ribalta questa concezione pessimista dell’esistenza, inaugurando un nuovo senso del tempo che tende ad un futuro totalmente positivo, fatto di attesa e di speranza.
Un filo conduttore costante che attraversa tutta la narrazione biblica è rappresentato dall’annunzio-certezza di una nuova era, senza più violenze e ingiustizie, in cui il male sarà vinto definitivamente con l’ingresso di Dio nella storia dell’uomo. Un’idea originale, rivoluzionaria nello stesso tempo, che si svilupperà gradualmente nel corso del racconto biblico, evidenziando l’evolversi della coscienza dell’uomo verso il bene man mano che egli è raggiunto dall’insegnamento di Dio. Le pagine della Bibbia parlano alle persone di tutti i tempi e di tutte le culture, con il presupposto di trasmettere un messaggio spirituale. Per questo è indispensabile farne una “lettura essenzialmente religiosa”, per scoprirvi quel filo conduttore che inizia con l’ingresso di Dio nella storia e che, nell’ottica di una logica superiore, unisce pagine tanto diverse e lontane tra loro in un disegno armonico e unitario che va svelato.
La “Bibbia” intende rivelare che Dio è il supremo sovrano dell’universo, a cui gli uomini devono guardare come ad un modello morale. E’ colui che regge, governa e domina la storia umana. Nella Bibbia Dio vi si trova nominato migliaia di volte. Questo Dio non è un soggetto astratto, ma un essere concreto in azione nel mondo, a cui ciascuno deve rendere conto delle proprie azioni. E’ un Dio che stringe relazioni misteriose con gli uomini e ne dirige gli avvenimenti. E’ un Dio invisibile che non abbandona mai le sue creature. Si capisce allora che la lettura della Bibbia non può ridursi ad una semplice operazione culturale, dove il lettore vi debba trovare ad ogni costo fatti coerenti e notizie storiche controllate, ma deve svolgersi soprattutto all’interno della fede degli autori, al fine di estrapolarne quei valori spirituali orientati a rispondere non tanto ‘al come e quando è successo’, ma al ‘perché’ e al ‘senso’ religioso della vita: “chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo!”
 
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