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La Bibbia è un libro scritto da vari autori lontani fra loro
nel tempo interi millenni, piuttosto distanti dalla mentalità e dalla
cultura degli uomini moderni. Sul piano letterario è costituito da una
molteplicità di tecniche espressive che conferiscono al testo diversità di
stili narrativi, versioni diverse di un medesimo evento, ripetizioni e
talora anche contraddizioni.
Per la vastità dei temi trattati e per la diversità e
complessità letteraria, è veramente difficile per l’uomo contemporaneo
individuare il filo conduttore che lega pagine tanto diverse fra loro sul
piano della narrazione.
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Gli
uomini che cominciarono a scrivere le prime pagine della Bibbia non
avevano a disposizione le nostre cognizioni; inoltre bisogna capire
che essi si esprimono secondo le conoscenze storiche, geografiche e
scientifiche del loro tempo.
Basti pensare all’immagine della terra, ancora descritta come un
disco piatto posta al centro del creato e circondata da un oceano
primordiale. Quindi non ci si deve scandalizzare se esprimono i loro
pensieri religiosi con un linguaggio primitivo e popolare,
impregnato di mitologie, spesso desunto sulla base di erroneee
interpretazioni cosmologiche dell’epoca. Bisogna necessariamente
considerare anche il contesto culturale del tempo entro cui gli
autori biblici si esprimono, per situarlo nel suo ambiente
originale. Essi presentano, infatti, pensieri e avvenimenti conformi
agli usi e alle mentalità di epoche diverse e molto distanti dal
nostro linguaggio e dalla nostra cultura. |
Quindi bisogna cercare di intuirne il senso per rapportarlo ai modi
di intendere e di raccontare consoni della loro epoca. Né si può
trascurare il contesto morale del momento storico in cui si colloca
la narrazione biblica.
Ogni epoca ha avuto il suo livello morale: tutto il percorso della
narrazione biblica delinea la lenta evoluzione che subisce il
“concetto di coscienza” dell’uomo nel corso dei secoli. Tutto questo
implica necessariamente che nel leggere e interpretare la narrazione
biblica non si può applicare il metodo storico, così come oggi lo si
intende nel gergo letterario: la Bibbia, infatti, descrive
tradizioni ed eventi del passato, ma non precisamente come
accaddero, o come uno storico moderno li documenterebbe. |
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La Bibbia contiene una
notevole varietà di generi narrativi (avvenimenti storici, sociali,
politici e religiosi) e una molteplicità di tecniche espressive che
apportano ai testi condizionamenti, contraddizioni, versioni molto
diverse di un medesimo evento, ripetizioni, stili e salti narrativi:
tutti questi fattori contribuiscono a rendere la lettura poco
fluida. La Bibbia narra i più svariati racconti (carestie, guerre,
schiavitù, ricordi di antiche esperienze quotidiane, le migrazioni
di un popolo, i governi, l’esilio, il dominio di nazioni su altre
nazioni etc, etc.); utilizza diversità di immagini, talora
drammatiche, altre volte suggestive o simboliche, senza curarsi
della loro coerenza e senza indicarne le fonti. |
Oggi è veramente difficile ricostruire le diverse tappe di un lavoro
narrativo così complesso che ha coinvolto intere generazioni
distanti nel tempo dalla cultura, dalla mentalità e dalle esperienze
degli uomini moderni. Quindi si può intuire quanto sia alquanto
complicato interpretare la Bibbia nella mentalità e nei modi di
vivere che essa riferisce, come non è altrettanto facile ricercarvi
il “filo conduttore religioso” che lega pagine tanto diverse fra
loro sul piano della narrazione. C’è il rischio di non capire la
Bibbia, o di scandalizzarsi inutilmente, di fronte a certe pagine
dove con forza trasuda un’umanità violenta, che arriva perfino a
coinvolgere la stessa identità di Dio.
Un corretto indirizzo metodologico per leggere e interpretare il
testo biblico deve mirare a penetrare nella mente dell’autore per
svelare la ricchezza spirituale insita in scritti antichi,
apparentemente anacronistici ed eterogenei.
Pertanto la Bibbia non si può iniziare a leggere come un libro
qualunque, è necessario avere una guida. Solo a queste condizioni la
lettura della Bibbia può costituire per gli uomini del nostro tempo
un’esperienza di confronto e un motivo di incontro con parole
antiche cariche di una forza spirituale mai superata. |
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