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I° PARTE

GLI INIZI DEL CRISTIANESIMO

 
 
 
I.3.3 Origine dei Sadducei, Farisei e Maestri della Legge
 
L’origine dei Sadducei e dei Farisei risalgono al periodo in cui la società ebraica dovette subire la pressione di un’ellenizzazione forzata per opera dei Seleucidi di Siria (c.a. II° secolo a.C.). Gli ebrei che non si adattarono furono perseguitati; il giudaismo piombò in una crisi da cui poté risollevarsi grazie al partito dei Farisei, un movimento politico-religioso minoritario che gradualmente si organizzò in opposizione ai Seleucidi, appoggiati agli inizi dal gruppo sacerdotale dei Sadducei, che invece erano favorevoli alle innovazioni ellenistiche. Questa situazione innescò una serie di lotte intestine che si tradussero in una guerra civile sedata nel 63 a.C. dal generale romano Pompeo. La Giudea, di fatto, diveniva un protettorato di Roma. Sotto il dominio di Roma, le ribellioni furono numerose; dureranno fino a causare per la seconda volta nella storia d’Israele la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C.
In quest’intreccio di profonde lotte religiose all’interno della società giudaica, emerse una categoria laica degli Scribi, Dottori o Maestri della Legge, i quali alla lunga diventarono un polo antagonista al sacerdozio. La religione ebraica subì gra-dualmente una radicale evoluzione: accanto al <Tempio>, luogo del sacrificio propi-ziato dai sacerdoti, s’impose la <Sinagoga>, luogo d’adunanza, di lettura e di medi-tazione della Legge, all’interno della quale il sacerdote non poteva assumere alcuna posizione di rilievo. Agli Scribi era affidato il compito di approfondire la Legge e di applicarla alle circostanze della vita quotidiana, anche le più minute. Nonostante la Legge fosse ritenuta perfetta per le sue origini divine, essa però aveva bisogno di es-sere spiegata e interpretata per applicarla ai problemi concreti e individuali. Agli Scribi era affidato il compito di risolvere i problemi giuridici, le liti giudiziarie sulla base della Torah, che per ogni ebreo rappresentava il codice supremo. Questo sforzo d’esplicitazione portò allo sviluppo, attorno alla “Legge Scritta”, della cosiddetta “Tradizione Orale”. La trasgressione ad una sola delle prescrizioni era valutata come un’infrazione a tutta la Legge. Sotto l’azione di un legalismo rigido, intransigente e senza compromessi, il giudaismo ufficiale stabilisce il suo canone nella rigida osser-vanza della legge mosaica.
 
 
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