Con la morte in croce, la
vicenda terrena di Gesù si poteva considerare chiusa definitivamente. Ma
non è stato così!
Dopo tre giorni i suoi discepoli, di là d’ogni speranza e immaginazione,
vivono l’incredibile avventura di rivederlo vivo. E’ a questo punto che
sentono il bisogno di testimoniare la figura e il messaggio del Maestro,
affinché si tramandasse di generazione in generazione ad eterna memoria.
Con la Risurrezione, trionfa il “Vangelo di
Gesù” e viene decretata la sconfitta definitiva del maligno e della sua
opera malvagia nel mondo.
Con il Vangelo, Dio compie un radicale
cambiamento nella coscienza dell’uomo, proiettando la via dell’amore nel
futuro dell’umanità.
I primi cristiani, fin dal
giorno della risurrezione, considerarono la vicenda terrena di Gesù come
l’intervento definitivo di Dio nella storia a compimento delle promesse
messianiche fatte da Dio nel Vecchio Testamento. Essi ritennero che
l’Antica Alleanza, instaurata inizialmente da
Dio con Mosè sul monte Sinai, ora era superata da una
Nuova Alleanza che si identificava con
l’opera di Gesù.
Nei Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni
sono narrati episodi della vita di
Gesù, ma soprattutto vi sono contenuti i capisaldi della fede cristiana.
I Vangeli costituiscono nell’insieme
testimonianze di storia e di fede che si radicano sullo sfondo culturale e
teologico dell’Antico Testamento.Attraverso di essi possiamo cogliere la
figura storica di Gesù, la sua identità e il suo insegnamento.
Nella formazione dei Vangeli concorrono tre
momenti fondamentali:
1°) Gesù con la sua “Parola” viva attestata dagli evangelisti;
2°) La predicazione orale della Chiesa primitiva iniziata dagli Apostoli
per e-splicito mandato di Gesù;
3°) La redazione finale dei Vangeli, preceduta da scritti parziali o da
brevi unità letterarie.
|