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SCOPRIRE LA CONOSCENZA DI DIO CON UN LINGUAGGIO SEMPLICE
 



II° PARTE

IL COMPIMENTO DELLA STORIA DELLA SALVEZZA


 
 
 
II.4.13 Spirito e genere letterario dei Vangeli
 
Tutti e quattro gli evangelisti narrano i fatti di Gesù con suggestiva elementarità, evitando di farsi coinvolgere emotivamente nel racconto. Infatti non diffusero il Vangelo con propaganda strombazzate ma, come conveniva loro, con una predica-zione fondata sull’umiltà e sulla certezza del valore salvifico della fede in Gesù Cristo. Pur utilizzando materiale largamente popolare, raccolto e messo per iscritto sul-la base delle tradizioni orali, ogni evangelista presenta la figura di Gesù ciascuno secondo una propria angolatura teologica e una propria prospettiva spirituale. È in-dubbio che le loro intenzioni non sono rivolte solamente a far conoscere la figura di Gesù agli uomini del loro tempo, ma principalmente a diffondere e chiarire la fede in lui, e a difenderla dagli avversari. Per raggiungere tale scopo era necessario seguire la strada dell’obiettività e della veridicità. I redattori dei Vangeli, infatti, si sono basati su testimonianze vere e controllabili, animati dalla preoccupazione che i numerosi testimoni ancora vivi, che avevano visto e conosciuto Gesù, avrebbero potuto minare la base della Chiesa nascente se nel loro racconto si fossero allontanati, anche di poco, dalla verità.
L’ipotesi di fede che gli evangelisti narrino una storia fondamentalmente au-tentica, quindi, non è senza ragione. Nonostante abbiano trasmesso un medesimo episodio in maniera diversa, inserendo la loro predicazione in un quadro storico, ge-ografico e topografico talvolta impreciso, in modo e con ordine differente, risulta evi-dente che il loro unico e principale intendimento era quello di proclamare la divinità di Gesù. Tutto questo era anche da attenderselo data la complessa genesi dei Vangeli: da elementi frammentari, amalgamati e raggruppati un po’ alla volta, prima in piccole sezioni, poi in raccolte più vaste, frutto di testimonianze trasmesse oral-mente ed in modo isolato, non ci si poteva attendere una gran precisione sul piano della narrazione. Ciò spiega i numerosissimi casi in cui lo stesso gesto e la stessa parola di Gesù appaiono ripetute, talora in forme diversificate e a volte anche con-traddittorie. Per questo motivo, ogni fatto o detto riferito dagli autori dei Vangeli non va interpretato come riproduzione rigorosamente esatta di ciò che è successo nella realtà di duemila anni fa.
Lo Spirito Santo, ispiratore degli evangelisti-redattori, già presiedeva a questo lavoro di elaborazione preliminare. Li guidava nel crescere della fede e concedeva a ciascuno di loro l’illuminazione per la comprensione di quei fatti storici realmente accaduti, per interpretarli secondo la propria cultura e per adattarli alle diverse si-tuazioni socio-culturali del loro tempo. Ma, allo stesso tempo, garantiva quella au-tenticità riguardante non tanto la materialità dei fatti, quanto il messaggio spirituale di cui essi erano carichi.
In effetti, queste discordanze o diversità narrative, riscontrabili nello schema e nell’impostazione del racconto evangelico, messe in evidenza soprattutto da quanti denunziano l’inattendibilità storica dei Vangeli, non pregiudicano l’autorità dei “Libri Ispirati”, perché non intaccano punti nodali per l’interpretazione della vita di Gesù, né compromettono nella sostanza l’unità spirituale e teologica del messaggio dottrinale trasmesso dai Vangeli.
Il diverso attingimento e il diverso uso del materiale tradizionale, sistemato secondo un proprio e originale piano teologico-strutturale, ha consentito ai quattro evangelisti di arricchire e diversificare la narrazione, anche se non ha permesso loro di mantenere un’uniformità narrativa. La pluralità espressiva nella testimonianza del messaggio evangelico, invece, arricchisce i contenuti spirituali e teologici, adat-tandoli alle situazioni contingenti e alla fede viva del tempo, e permette di cogliere la “buona notizia” di Gesù in una luce a largo respiro. È allora chiaro che sotto l’apparente disorganicità si nasconde un progetto mirabile e originale, espressione di un grande disegno divino unitario.
 
 
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| VOLUME 2 |